Nell’ambito del PonGov (Programma Operativo Nazionale Governance) Cronicità, AGENAS ha recentemente pubblicato un manuale operativo a supporto della realizzazione del PNRR.
Il documento è il risultato della messa a sistema di competenze e conoscenze multidisciplinari, basate sul lavoro degli esperti del Ministero della Salute e di AGENAS, sulla condivisione di esperienze e sul confronto reciproco tra gli operatori del settore.
Esso è stato concepito come uno strumento dinamico, soggetto ad un’evoluzione e arricchimento continuo in funzione dello sviluppo delle attività e di nuove conoscenze condivise.
L’obiettivo ultimo è quello della condivisione di buone pratiche relative a modelli di presa in carico di pazienti cronici. Interessante ciò che si intende promuovere come “Comunità di Pratica”, quale strumento di collaborazione e condivisione tra i diversi stakeholder così da creare luoghi di scambio in cui le migliori esperienze regionali in materia di Telemedicina, ICT e assistenza alle persone con cronicità possano essere discusse e trasferite in tutte le aree del Paese.
In questo modo si fornisce una guida operativa alle regioni ed agli stakeholder per la pianificazione strategica, l’esecuzione e la gestione integrata, proattiva, sostenibile e innovativa della cronicità.
A livello di temi trattati, si possono individuare i seguenti:
· contesto epidemiologico
· dinamiche di policy e di servizio del SSN,
· logiche e strumenti per la stratificazione della popolazione,
· presa in carico (PAI, PDTA, Case di Comunità, Infermiere di Famiglia o Comunità), Centrali Operative,
· aspetti definitori: fragilità, “transitional care”, strumenti digitali
· modelli innovativi di cura ed assistenza basati sulla telemedicina (con focus su privacy e cybersecurity)
· rete dei servizi e delle cure intermedie,
· dimensionamento economico e logistico dei servizi di project e change management.
Riteniamo possa trattarsi di uno strumento utile anche per i fornitori di settore.
Ad esempio, laddove si propongono possibili scelte strategiche nella progettazione e gestione dei PAI:
1. Includere nel PAI anche le prestazioni sanitarie pagate privatamente dal paziente (out of pocket o intermediate) che rappresentano in media nazionale il 40% delle prestazioni ambulatoriali
2. Includere nel PAI i servizi e le prestazioni sociali e socioassistenziali erogate da enti locali e loro fornitori prevedendo la costruzione di un PAI “integrato” tra sanità e sociale
In Connect Informatics riteniamo che si stia andando verso una sempre maggiore interoperabilità tra i processi di settore e che in questo la Cartella Clinica Equipe, in quanto orchestratore digitale basato su dati di qualità e strutturati, possa davvero essere il fulcro abilitatore di nuovi processi digitali. Un esempio? La dispensazione personalizzata dei farmaci ai pazienti cronici, solo per citarne uno.