Alla domanda: “preferisci lavorare in ufficio o in remote working?” una giovanissima collega, esperta della nostra soluzione “equipe” ci ha risposto come segue:
“entrambi hanno i propri vantaggi e i propri limiti. In ufficio hai la possibilità di costruire relazioni sociali con i colleghi, scambiare momenti di convivialità e di instaurare una routine che garantisce una certa dinamicità ad un lavoro che si svolge per la maggior parte di fronte ad uno schermo. Da casa o potenzialmente da qualsiasi altro luogo che abbia una connessione ad internet questo approccio sociale viene probabilmente a mancare ma ha altresì tutte le comodità del caso. L’ideale per molti è conciliare le due, ancor meglio se nell’alternare si parla di smart working.
La Connect Informatics è un’azienda che in questi termini è di per sé all’avanguardia poiché fonda le sue basi in due grandi metropoli italiane e in giro per il mondo. I suoi componenti provengono da Roma, Milano, Madrid, Manchester, Dublino e oltreoceano. I due uffici italiani hanno sede proprio nella Capitale e nella Lombardia, ma la centralità aziendale si sviluppa all’interno del suo ufficio “virtuale” che mantiene uniti i poli a distanza e le singole persone che usufruiscono del telelavoro.
Negli ultimi anni di pandemia, soprattutto, si è rinforzato il concetto di libertà nello scegliere dove poter lavorare per conciliare vita professionale e privata nel migliore dei modi. Dopo aver effettuato alcune ricerche, già dopo pochi mesi dall’inizio della pandemia, si è rilevato che la formula migliore al giorno d’oggi è l’alternanza di questi due mondi: lavoro in presenza e Smart/Remote working.
Come vive Connect l’integrazione delle due modalità di lavoro?
La versatilità ed eterogeneità del gruppo di lavoro testimonia che, anche se i suoi membri sono spesso distanti, il gruppo è efficiente ed efficace grazie ad una forte collaborazione che si sviluppa virtualmente e presso il cliente, quando richiesto.
La Connect ama altrettanto avere il contatto con i propri colleghi: lavorare in presenza è sicuramente uno stimolo alla comunicazione, socialità, comprensione che spesso può risultare più difficile da coltivare a distanza.
L’azienda è aperta all’ascolto dei propri lavoratori per capire quale approccio lavorativo si addice di più a ciascuno di loro, non togliendo la curiosità di scoprire nuove realtà tramite trasferte e nuovi progetti.
Non mancano, inoltre, nuove occasioni per accogliere la squadra in eventi meno formali come la “cena aziendale” svoltasi poche settimane fa in una serata estiva romana: occasione per riunirsi, conoscersi e condividere.